L’intrattenimento TV? Brandizzato
Il branded entertainment ovvero, l’intrattenimento con fini commerciali, è una pratica esistente da molti anni e distribuita principalmente tramite il web. Ora però è la televisione che sta diventando il principale canale di diffusione per questo tipo di comunicazione, mezzo più rassicurante per chi investe. Ed è così che il business inizia a girare. Un esempio di questo tipo di comunicazione proviene direttamente dall’America e approderà a breve in Italia con l’imprenditore Flavio Briatore. Si tratta di The Apprentice, un vero e proprio format, ma con una buona dose di product placement: dai soggiorni in hotel prestigiosi ai concorrenti che affrontano delle prove in vere e proprie aziende (con tanto di visualizzazione del brand) dove intervengono veri dirigenti. In merito a questo nuovo lancio, Italia Oggi intervista sul numero del 16 ottobre 2012 Riccardo Pasini – pioniere del branded entertainment in Italia e fondatore di Prodotto, fattori di videoevoluzione – che commenta critico quanto già visto: “Uno sdoganamento del product placement che però è stato sfruttato nel modo sbagliato, trattato come fosse uno spazio venduto al cliente di pura pubblicità”. Infatti quello proposto dal programma americano si tratta di un approccio decisamente antitetico a quello con cui l’azienda di Pasini cerca di educare il mercato: ovvero mettere al centro il brief del cliente che, grazie ad un team di creativi specializzati, permette di creare format su misura sulle esigenze del cliente (e non di importazione e preconfezionati), che diventino così massima espressione narrativa del brand sponsor e non solo semplici visualizzazioni dello stesso in onda.