#SAPPIAMOLO:CON L’ACQUISIZIONE DI 21th CENTURY FOX DISNEY ANTICIPA IL BOOM DELL’OTT

 

LA VISIONE DEL CEO ROBERT IGER E’ COSTATA 70 MILIARDI, MA BRUCIA MOLTI SUL TEMPO

La visione di Robert Iger, Ceo di Disney, non lascia spazio all’interpretazione: siamo prossimi al boom degli OTT. E con questa mossa Disney vuole farsi trovare pronta all’appuntamento: quando l’esplosione delle piattaforme di streaming digitale comporterà una moltiplicazione dell’offerta, Disney sarà già un colosso del settore. 71,3 sono i miliardi di dollari che gli ha permesso di accaparrarsi il patrimonio cinematografico e televisivo della 21st Century Fox, la società che è casa di grandi successi e personaggi amati dal pubblico come i Simpson. E’ senza dubbio una delle più grandi fusioni della storia dei media, che si è ufficialmente chiusa il 20 marzo.

Questa operazione ci permette di immaginare più chiaramente il futuro che ci attende: si consolida il modello che prevede uno scenario occupato solo da pochi, grandissimi (non grandi) player dell’intrattenimento.

Questa fusione permette a Disney di avere reti televisive, uno studio cinematografico e tanti show, un catalogo di prim’ordine che già ispira le fantasie di molti appassionati: immaginate operazioni in crossover tra titoli di punta come How Meet Your Mother e Grey’s Anatomy! Perchè la library spazia attraversando anche tutti i brand delle due realtà: LucasFilm, Marvel, Pixar. Diciamo che, vedendola solo da un punto di vista di target, con questa operazione Disney entra nell'”età adulta” avendo a che fare col mondo in cui si parla di Oscar e Grammy.

E’ in campo televisivo che Disney non può fare jackpot: infatti possedendo già ABC, la legge americana gli impedisce di possedere altre reti televisive. Quindi Fox Tv rimane in casa Murdoch. Ma come dire, lì il puzzle era già completo. Ora a Disney, per giocare da futuro vincitore la sfida con Warner Media, Netflix e gli altri colossi attuali e venturi, deve “solo” concentrarsi sulla produzione per incrementare la library e la costante necessità di nuovi contenuti di successo.

Iger, nei suoi 15 anni di gestione ha messo a segno infatti una strategica campagna acquisti che oggi va a delineare dichiaratamente il suo obiettivo finale, trasformando Disney nella compagnia più potente di Hollywood. L’unica cosa che può succedere per rovinare il grande anticipo che sta acquisendo Disney è che si sviluppino nuove tecnologie che portino un SignorX qualunque a pestare i piedi a tutti, un pò ciò che era successo tempo fa con Netflix.  Ma al momento non sembra esserci nulla di equiparabile nonostante la nostra perenne Interpretazione dell’Innovazione.

Ma ripercorriamo la composizione del puzzle di Iger: 2006, acquisizione del gigante dell’animazione digitale Pixar per 7,4 miliardi di dollari, mossa che ha portato Disney a tornare ad essere, anche nei numeri e non solo nell’immaginario,  il protagonista del settore dell’intrattenimento per bambini. Le produzioni Disney-Pixar hanno sviluppato al botteghino incassi per 11 miliardi di dollari . 2009, acquisizione della Marvel Entertainment per 4,3 miliardi di dollari (un affare che dal primo film prodotto insieme nel 2012 ha generato incassi per circa 18 miliardi di dollari). 2012, acquisizione della LucasFilm per  4,05 miliardi di dollari, firmando poi assieme nel 2015 del primo film di Star Wars .

Un percorso che porta dritto a Disney + , progetto da lui fortemente voluto e prossimo al lancio, pronto a sfidare in primis Netflix, Amazon Prime Video e Apple Tv. Entro fine anno sarà disponibile negli Stati Uniti per poi nel resto del mondo nel 2020.

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